Scenografia – Aspettando Godot

Sono un docente della Classe di Concorso  15/D “Arte della decorazione pittorica e della scenografia “ , ho insegnato all’Istituto Statale d’arte di Spoleto “Leoncillo Leonardi”, sede distaccata del carcere di massima sicurezza di Magliano.

Dopo un’ iniziale perplessità ed un’ infondata paura, ho accettato questo incarico. I miei allievi, per la maggior parte detenuti “ex 41 bis” (regime carcerario di altissima sicurezza) hanno dai 18 agli 80 anni, molti dei quali hanno passato quasi tutta la loro vita in carcere; molti sono ergastolani, quindi non hanno nemmeno la speranza di uscirne.

La scuola per molti di loro é di vitale importanza, visto e considerato che non hanno molte altre distrazioni.

Nel corso della mia docenza mi sono stupito della serietá della passione e dell’impegno con i quali hanno affrontato l’esperienza del teatro. Con strumenti vari, dal rap al monologo intimista umoristico e autoironico, gli studenti delle tre classi dell’Istituto hanno avuto accesso ad una profondità scomoda che, attraverso la parola teatrale, si esprime e si libera.